mercoledì 23 maggio 2012

L'abito non fa il monaco

Che le amministrative abbiano creato scompiglio non vi è alcun dubbio. Alle politiche manca poco e ad oggi nessuno schieramento può contare su una vittoria netta.
Allora il M5S si prepara a creare scompiglio in questo caos, nel PD si studia una proposta di legge elettorale che possa far raccimolare un pò più di seggi e nel PDL si tenta il colpo di scena.
Ebbene si, il caro Silvio Berlusconi che gran parte credeva finito, è pronto a risbucare dal cilindro. Scardina il PDL in una notte, elimina Alfano e dichiara che il nuovo ipotetico partito o movimento imparerà da Grillo.
Tralasciando la gestione del partito come se fosse una delle sue aziende, è legittimo chiedersi: ma davvero gli elettori saranno così ciechi da poter essere ingannati da un cambio d'abito?
Se il partito di Silvio si trova in questa situazione è perché nell'ultima legislatura ha fatto solo danni.
Non si tratta di antiberlusconismo ma di fatti.
L'Italia entrava in quella che sarebbe stata la maggior crisi economica dai tempi del dopoguerra e il caro PDL ha pensato di eliminare l'ICI (mossa contro cui anche Monti ha puntato il dito), prosciugando ancor di più le casse dello Stato. Invece di intervenire su riforme strutturali il Parlamento è stato paralizzato da infiniti emendamenti proposti sulla riforma della giustizia, creata ad hoc per salvare il papi dai processi in corso. La credibilità dell'Italia a livello internazionale, anche grazie alle scandalose vicende legate a Ruby, è andata naufragando. Si sono tagliati fondi alla scuola senza uno straccio di piano per il miglioramento dell'efficienza. Gli italiani sono stati presi in giro con i sorrisi in tv mentre il Paese stava per essere commissariato dalla Germania. Ci si distraeva parlando delle serate ad Arcore mentre il mercato del lavoro si contraeva sempre di più.
L'Italia poteva intervenire sulla crisi con due anni di anticipo e non è stato fatto.
Questo ha decretato la disfatta del partito e del suo indiscusso leader.
Mi auguro che gli elettori del centro destra siano vigili e attenti, l'abito non fa il monaco.
Se il partito dell'amore si trasformerà travestendosi da movimento popolare, appoggiando liste civiche o candidando facce pulite, non fatevi ingannare. Dietro c'è il solito gruppetto di vecchi e  prepotenti faccendieri attenti ad obbedire ad un unico padrone. Fermiamo questa tradizione tutta italiana di smontare e rimontare i partiti ma non i loro componenti. Abbiamo il dovere morale e civico di pretendere un rinnovamento della classe politica e questo rinnovamento non passerà certo attraverso un Silvio ripulito.

2 commenti:

  1. Purtroppo il fatto è che mentre tu, io e altri pochi sappiamo e pensiamo questo, la maggioranza degli italiani, a differenza del resto d'europa, ne è ignaro anche perchè, bisogna ammetterlo, la sua abilità nella dissimulazione e nel far negare sempre, anche di fronte all'evidenza, lo ha reso quasi un paladino perseguitato. Poi aggiungendo che, bisogna riconoscergli anche questo, è sempre stato abile a reinventarsi ed adattarsi ai cambiamenti resterà sempre una forza politica rilevante e mentre lo dico mi vengono i brividi. Purtroppo per noi, credo di poter dire che mediamente in europa siamo un elettorato di livello inferiore. Cresciuto a reality veline e partite di pallone. Il berlusconismo è causa e conseguenza del popolo italiano.

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  2. Non mi piace generalizzare o parlare per massime...gli italiani qua, gli italiani la. E' però vero, e va riconosciuto, che il livello della politica e più generalmente della vita pubblica è vertiginosamente sceso verso il basso. Questo putroppo abbassa vertigionosamente il livello dell'indignazione.
    Ora...credo che in tanti sappiano e riconoscano gli errori dei passati governi berlusconi, ma in pochi si indignano per questi. Quello che più spesso capita è semplicemente non pensare alle passate o alle future conseguenza di scelte opinabili...

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