giovedì 17 maggio 2012

Nuova legge elettorale, ESIGIAMOLA

Dopo il risultato delle amministrative che ha decretato la disfatta del PDL e il declino del PD a Palazzo c'è un gran da fare per capire come, dove e se modificare la legge elettorale prima delle politiche 2013.
Napolitano incita alla riforma da mesi, il trio (Alfano, Bersani, Casini) aveva fatto finta di lavorare ad un accordo, ma ad oggi nulla di fatto.
Perchè?
La legge elettorale è uno strumento legale di manipolazione dei voti. Qualsiasi sistema si scelga privilegia o penalizza qualcuno, è matematica c'è poco da discutere. Se la priorità è la stabilità, e quindi gruppi compatti in Parlamento, si deve sbarrare l'ingresso ai i più piccoli e optare per un sistema maggioritario. Se si predilige la maggiore rappresentanza possibile, serve poco sbarramento e il sistema proporzionale.
Il sistema attuale, detto Porcellum, funziona in sintesi così:
Le liste sono bloccate, a differenze delle amministrative, l'elettore si limita a preferire una lista presentata dal partito senza sapere a chi spetteranno i seggi in Parlamento. I partiti hanno la massima libertà di scegliere chi occuperà effettivamente le poltrone. Lo schieramento che ottiene la maggioanza relativa dei voti ha diritto al premio di maggioranza che gli assicura almeno 340 seggi alla Camera.
E' prevista la possibilità di coalizioni che raggruppano differenti liste di partiti. Vige una soglia di sbarramento che varia dal 10% al 20% tra Camera e Senato (che scende al 4% o 2% se si tratta di liste non in coalizione). Si distribuiscono poi i seggi in palio seguendo il metodo proporzionale.
La sintesi è che le grandi coalizioni, una volta messo piede in Parlamento, se la suonano e se la cantano.
Noi elettori non sappiamo chi effetivamente ci rappresenta.
Bisogna ESIGERE un cambiamento. Questo stistema ha fatto sì che i governi cadessero per liti interne alle coalizioni e che nessuno ci rimettesse la faccia. Che si spartissero seggi come fossero fiches.
La Corte Costituzionale ha respinto la proposta di referendum promossa da Di Pietro-Prini (1milione e 200mila firme) dichiarandola innammissibile (per saperne di più sulle motivazioni http://www.federalismi.it/ApplMostraDoc.cfm?Artid=19458).
Quelsto tentatativo (seppur perdente in partenza perché era impensabile abrogare la legge senza votarne una nuova)  è stato l'unico che incitava ad un cambiamento.
Il punto focale è che le firme hanno dimostrato l'assurdità di questo sistema e il malcontento popolare a riguardo. Bisogna occuparsi della riforma e farlo in maniera seria. Noi elettori meritiamo che il sistema elettorale rispecchi le nostre volontà e chi abbiamo eletto ha il dovere di ascoltare.
Bisonga poter eleggere i rappresentanti direttamente, con aggiustamenti maggioritari o proporzionali poco importa.
Serve informazione sulla legge elettorale, bisogna far capire a chi non è pratico di numeri e politica che questa deve essere una priorità. Approfondimenti su giornali  e tv dove invece si parla del delitto della Rea e degli ascolti di Saviano.
Con il sistema così com'è nel 2013 ci ritroveremo il trio ai primi banchi di Montecitorio e forse un grillino sparso qui e là.



4 commenti:

  1. Belli questi post "giuridici" !! :)
    Purtroppo si voterà con questa legge. Monti non può mettere mani sulla legge elettorale, verrebbe sfiduciato in Parlamento un minuto dopo il minimo accenno a tale tentativo. E forse è anche giusto che non sia lui il promotore di quest'iniziativa.
    La descrizione "tecnica" della Legge elettorale che hai fatto è perfetta. E' un altro il passaggio che non mi convince: Noi elettori meritiamo che il sistema elettorale rispecchi le nostre volontà e chi abbiamo eletto ha il dovere di ascoltare.
    Bisonga poter eleggere i rappresentanti direttamente, con aggiustamenti maggioritari o proporzionali poco importa".
    La legge elettorale è pessima, e per il profilo delle liste bloccate secondo me è anche incostituzionale, ma non credo che il problema della non rappresentatività sia nelle modalità della legge elettorale.
    Anche riintroducendo le preferenze ci ritroveremo comunque la stessa gente, visto che i partiti "permetterebbero" di candidarsi tra le loro fila esattamente agli stessi che oggi inserirebbero nella lista bloccata, forti del fatto che l'italiano vota il partito, e non la persona. E' sempre così, purtroppo. Un candidato validissimmo che si presenta da solo alla lunga perde, anche con l'ultimo arrivato che però ha dietro il partito. Perché fondamentalmente l'elettore è in prima fila quando si lamenta ma è molto meno attento al momento di informarsi.
    Le leggi elettorali precedenti ci hanno "regalato" in parlamento Cicciolina, Toni Negri, Ciarrapico e potrei andare avanti ore...
    L'attuale legge elettorale è pessima, ma il cambiamento deve partire dalle nostre teste, altrimenti, una vale l'altra.

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  2. Esatto deve partire dalle nostre teste.
    Il primo passo per un cambiamento però è l'informazione. Chi ignora è bersaglio preferito dei "soliti partiti". Si dovrebbe far capire alla gente che li riguarda e come il sistema elettorale e di conseguenza chi ci rappresenta.
    Le liste non bloccate potrebbero essere il primo passo per mettere una "x" non per forza accanto al più conosciuto del gruppetto. Almeno per avere la percezione che ci sarà lo abbiamo scelto noi. Questo è un diritto costituzionale (come dicevi tu).
    Il discorso elevato a un livello più concettuale certamente non può non tenere conto della chiusura che comunque hanno i vecchi cari partiti verso le nuove proposte. Quindi indirettamente se su quella lista ci son i "soliti idioti" noi a quella dobbiamo attenerci.
    La vera sfida sarà per noi presentare proposte nuove e fuori da ogni pre-esistente schema partitico. Ma questo è l'obiettivo più difficile da raggiungere. Credo alle rivoluzioni Fede, ma con i piccoli passi.

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  3. Mi trovo assolutamente d'accordo, una nuova legge elettorale è assolutamente necessaria per difendere la vera democrazia e l'autenticità del diritto di voto. In questo contesto non mi stupisce affatto ahimè che in tempi come questi la classe politica stia allungando i tempi di discussione in Parlamento al riguardo in tutti i modi(sottolineo, di discussione!Il che già fa pensare che passeranno nella migliore delle ipotesi ancora mesi e mesi con l'amato-odiato Porcellum). Nuove elezioni sono ormai alle porte e avere la facoltà di affrontarle nuovamente con questa legge rende la politica ancora in grado di dettare le regole in gioco a discapito della vera volontà popolare.
    Per quanto mi riguarda voglio difendere il mio diritto di voto in tutti i modi, lo considero un privilegio, come considero un privilegio quello di fare Politica, ovvero mettersi al servizio della collettività con l'obiettivo del bene comune. Per questo motivo non voglio più tollerare che il mio voto sia usato dai partiti a loro piacimento per eleggere chi essi desiderino.
    Nel nostro Paese una rivoluzione culturale che risvegli la coscienza etico-politica di ciascuno di noi è diventata quanto mai necessaria, il caso citato della legge elettorale ma anche le tante questioni oscure che annegano l'Italia(finanziamento pubblico ai partiti, corruzione dilagante, l'Aquila e mille altre situazioni) sono la spinta che spero facciano riconquistare con forza ad ognuno di noi il senso dell'indignazione, portandoci ad esprimere ad alta voce il nostro dissenso .

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  4. Vorrei solo ricordare che l'epiteto "Porcellum" è stato di fatto coniato dalla stessa persona che ha firmato la legge (Calderoli), definendo il proprio lavoro "una porcata". Questo la dice lunga sulla nostra politica e sui nostri politici...

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