lunedì 7 maggio 2012

Oggi in Francia si volta pagina.
Il popolo d'oltralpe dice no a Mr. Bruni. Dice no a chi ha creato un doppio filo di austerity con la vicina Germania.
La scelta dei francesi ricade dunque su un'alternativa moderata, su un uomo socialista al punto giusto per rassicurare sulle tematiche dell'uguaglianza ma al contempo rafforzare la volontà di unità (che poco aveva caratterizzato il partito negli ultimi anni)
Ma la questione è : Hollande sarà davvero in grado di rispettare le sue promesse? La "Cancelliera" ha già espesso le sue perplessità, il rigore non si tocca. Pronta quindi ad accogliere il nuovo Presidente ma non ad abbandonare la sua linea. Il nuovo uomo della Francia ha un alleato di cui non può fare a meno ma che otacolerà, fino a prova contraria, il suo piano elettorale.
Poi c'è il fronte interno, un paese che non vuole clonare Italia e Grecia nella disfatta ma non ha un'economia abbastanza forte da guardar dall'alto in basso questa crisi. E quindi come affrontare il calo di produttività e il rilancio della domanda?
Anche i francesi acquisiti si aspettano risposte da Hollande, sulle pari opportunità, sul voto e sull'accesso al lavoro.
L'Europa e la Francia stessa staranno a quardare..sarà il Presidente che tutti si aspettano?

Nel frattempo un "Bravò" ai francesi che come al solito sanno punire chi sbaglia, cambiano ideaa e la fanno anche sentire.

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