venerdì 27 luglio 2012

Lo Spread è Trend


                                                                      Tutto tace o quasi a Palazzo.
I signori di Montecitorio si preparano alle vacanze e con loro anche i tabloid.
Si smette di parlare di zuffe, incomprensioni e ipotetiche dimissioni e sui meedia si fanno spazio i cari vecchi argomenti evergreen (sole, spiagge, alla dieta del gelato, l'anticicolne Caronte, il fitness a Rimini e l'abbanono dei quadrupedi).
Quest'anno però c'è qualcosa che resta in pole position nonostante la dubbia leggerezza dell'argomento: lo spread.
Da circa sei mesi, le aperture di tutti i giornali son dedicate a questo argomento tanto angusto quanto deprimente, che ha gettato nello sconforto gli italiani e non solo. E nonostante la popolarità di Mr Spread sia consacrata ormai, non molti hanno ben capito qual'è la vera relazione tra il sali scendi di quelle 3 cifre  e l'Imu, le tasse impazzite e l'ascesa dell'austerity. Però l'aggiornamento è continuo, il tecnicismo con cui vengono riportate le oscillazioni è dei più ingarbugliati e tutti continuano a farlo essere protagonista indiscusso delle nostre cronache.
Il lato divertente e allo stesso tempo drammatico, è che ormai il citaggio dello spread come apogeo di tutti i mali è lo sport preferito anche dei più autorevoli economisti, incuranti dell'assoluta ignoranza che regna sull'argomento.
Eppure lui resiste in prima linea come nemmeno Schettino è riuscito a fare.
Sarà che con la crisi siamo diventati tutti più seri? Non ci interessa più il bikini e le feste in spiaggia ma siamo alla ricerca spasmodica di sapere economico?
Oppure è solo un' ennesima moda, un modo facile e veloce con cui riempire con allarmismo la prima pagina, visto che non ci sono omicidi o rapimenti in vista?
Qualsiasi sia la ragione della popolarità del suddetto protagonista, una cosa è certa, dopo bagni e creme solari ci si dovrà occupare un po' più seriamente di lui. 
Spiegare agli italiani che è un male che non scomparirà tanto velocemente, e che forse fa gioco a più di qualcuno che sia così. 
Ma per ora tintarella e tuffi ci aspettano, tranquilli che di Lui non perderemo certo le traccie.

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