venerdì 21 dicembre 2012

Season's Greetings from Virgola!

Che il 2013 porti con se una bella magia e trasformi la nostra Italia da così:

                                                                  
                                                                  a così:



Auguri!!!

lunedì 10 dicembre 2012

Il disegno criminale




Piazza Affari va a picco, il Financial Times ci  sbeffeggia, si scomoda addirittura Barroso per incitare gli italiani a non fare altri "errori". E' arrivata la fine del mondo con qualche giorno di anticipo?
No.
Mr. Berlusconi ha deciso di rispuntar fuori con il suo consueto e inopportuno tempismo, ovviamente la notizia ha creato lo scompiglio in tutto il mondo.
Il quadro italiano è inquietante già di suo e tutto ci voleva meno che la sparata di Angelino Alfano che ha praticamente dichiarato la sfiducia al governo Monti. Ovviamente la geniale mossa non arriva a caso.
Ma facciamo un passo indietro per ricostruire con chiarezza la raccapricciante strategia dietro questo ennesimo schiaffo.

Il PDL con il suo paladino Berlusconi vengono eletti quattro anni fa, con la promessa di ridurre le tasse e traghettare verso una nuova crescita l'Italia.
Passano i primi due anni e il risultato di questo governo di festaioli è una vertiginosa discesa della credibilità e della crescita del Paese. Complice la crisi dell'eurozona, l’immobilismo sulle riforme strutturali e l’abolizione di una serie di tasse fondamentali (Ici al primo posto), che l’ l'Italia arriva a un passo dal collasso.
Napolitano, certamente spinto dai poteri forti di Bruxelles, fa di tutto per convincere il governo e il suo Cavaliere ad una resa prima che sia troppo tardi.
Così esce di scena tutto il gruppetto di furbetti e sale al colle Mario Monti.
Inizia la stagione di tassazioni infinite per cercare di tenere i conti a posto e continuare a contare qualcosa in Europa.
Gli italiani protestano e capiscono che le belle promesse accompagnate all' indegno andazzo degli ultimi 3 anni ci hanno distrutto.
Si lavora sulle pensioni, sul lavoro, si gettano le basi per costruire una legge anticorruzione seria e tanto altro bolle in pentola.
Arrivati a tre mesi dalle naturali elezioni, dove l'unica cosa intelligente sarebbe aspettar che il governo ultimi i decreti in lavorazione, spunta fuori il colpo di scena.
Perché mai PDL e compagnia erano daccordo a fare i collaborativi quando si è trattato di cacciarli dal governo e ora improvvisamente si svegliano?
La risposta è chiara e semplice.
Silvio rischia su due grossi processi a breve, tra cui il mediaticissimo caso Ruby. In più pesa una neo condanna dal processo Mediaset.
Quindi si deve riuscire a non fare passare il decreto sull'incadidabilità dei condannati.
Così detto fatto, la silente "mummia" come intitola Liberation, ritorna inspiegabilmente a candidarsi nella stessa legisdlatura da dove è stato cacciato.
Alfano fa un glorioso discorso che stizzisce, giustamente, Monti e quindi arriveremo alle dimissioni anticipate dei tecnici.
La criminalità dietro tutto questo sta nell’aver il coraggio di scompigliare la precaria stabilità dell’Italia nell’unico momento di respiro che abbiamo da un anno a questa parte.
E in ballo non ci sono solo gli interessi personali di Silvio ma tutta una serie di strategie e di alleanze in vista delle elezioni regionali lombarde e delle politiche 2013.
Il delirio di Mr. B. sfocia anche in un invito a Renzi ad unirsi ai buffoni.

Non è accetabile che chi è causa del nostro mal nel giro di 12 mesi vada via e ritorni come se nulla fosse.

Serve serietà e responsabilità.
L’unico modo per impedire questo scempio, che già sta avendo conseguenze nei mercati, è utilizzare lo strumento del voto per dire addio una volta per tutte a questo modus operandi inaccetabile.
Questo non è un paese di idioti (speriamo).