venerdì 29 marzo 2013

Freedom to Tibet

 28      gli anni dell'ultimo Monaco che si è fatto bruciare
114      immolazioni dal 2009
  63      gli anni di occupazione cinese e di violazioni dei diritti umani sulla popolazione tibetana
   3       le risoluzioni ONU a favore dell'autodeterminazione del popolo tibetano





1.000.000  i tibetani morti a causa dell’occupazione



Per saperne di più:

mercoledì 27 marzo 2013

We Love Games

Ci sta la responsabilità e poi ci sta la strategia.


Analizzando il nostro incastrato Parlamento mi viene in mente una botte piena di un vino mediocre che costa come un Barolo ma non vale un Tavernello.

Si sa, le elezioni non hanno aiutato, anzi la situazione è confusa e senza maggioranza Bersani non può fare proprio niente. Gira come una trottola a promuovere il suo Tavernello mascherato ma per ora ha preso solo schiaffi.
Per carità è lecito, in nome dell’integrità del propio credo, il motto “non ci avrete mai” confermato dai Grillini.
E’ lecito anche che i meno puliti del gruppo  propongano Alfano come vice premier come condizione assoluta per votare la fiducia al PD, confermandosi così capostipiti degli inciuci.
E’ lecito persino che la Lega chiuda le porte per seguire come un bravo segugio il PDL, in nome di vecchie alleanze  e che Lista Civica sia disposta a cooperare senza criticità visto che conta poco.
A me sembra però che il buon senso si sia perso da un pezzo e che dietro la maschera della coerenza si celino disegni da strateghi consumati e i più bravi in questo sono propio i grillini.

Andiamo per gradi.
Contro ogni previsione il primo partito italiano risulta essere un non-partito. Entrano in Parlamento nuove promesse, di certo giovani e piene di entusiasmo. Arriva però il momento dove bisogna cominciare a FARE e non a DISFARE, specialità del movimento 5 stelle.
Ed è proprio quando, corteggiati dal PD, addolciti da Napolitano e consacrati come fenomeno vincente del nuovo sistema politico italiano, che in gran coro urlano No e chiudono la porta.
Va bene, è coerente, è leale verso i loro elettori, ed è pure scenografico ma è giusto per il Paese?

Quel povero Pier Luigi ormai la patata bollente ce l’ha e non può certo tirarsi indietro, certamente anche lui avrà le sue strategie ma sta cercando di mettere insieme qualcuno che voti quello che si deve votare e poi arrivederci e grazie, si faranno nuove elezioni.
Ma se tutti concordiamo che servono 4 riforme e anche in fretta (elezioni, mercato del lavoro, sistema fiscale e legge anti corruzione) perché non ci si siede con responsabilità intorno ad un tavolo a lavorare su questo invece di sbraitare sul web “io non ci sto”?
Se i grillini vogliono cambiare l’Italia e  lo vogliono fare ora, perché non mettono in agenda le loro priorità, non votano Bersani e portano avanti le cose?

Questa è pura strategia. Il punto non è fare cose buone per il Paese ma essere rieletti con numeri maggiori e muovere le riforme senza compromessi. Bella la vita dei duri e puri ma perdonatemi, qui per noi poveri cittadini non c’è niente di buono all’orizzonte.
Non sono per accozzaglie improbabili (tipo PD+PDL) che sarebbero un puro delirio e non porterebbero mai alle riforme.
Non ho neanche nulla contro i grillini, ma ho sviluppato un odio profondo per chi pensa al suo cortile e non mette il naso fuori. Questo ha rovinato il nostro Paese.

Che qualcuno si prenda la briga di trasformare davvero il futuro dell'Italia oggi, non tra sei mesi. Se non ora quando? (Cit.)

venerdì 15 marzo 2013

E' anche questione di immagine


Si insedia il nuovo Parlamento.
Una bella sensazione nonostante il caos: ci sono dei giovani, tante donne, la metà dei "soliti noti" è sparita.  Meno rughe e più sorrisi.
In bocca al lupo a chiunque lì dentro lavorerà e non ruberà.


mercoledì 13 marzo 2013

Giusto&Sbagliato

Da piccoli ci insegnano, o almeno ci provano, a distingure tra il bene e il male.
Non toccare il fuoco, non fare il bagno dopo mangiato, non accettare caramelle da sconosciuti perchè è tutto molto"male". Comportarsi bene con mamma e papà, studiare, rispettare le regole entra nella sfera del "bene".
Poi si cresce e apprese le basi per la sopravvivenza si estende la distinzione bene/male a molto altro.
Lavorare è bene, droga è male. Paese democratico bene, Paese con dittatura è male e via di seguito.
Ma allora se quasi la metà dei parlamentari, investiti propio dal sistema democratico della loro carica, si piazzano davanti ad un palazzo di giustizia per protestare contro un'altra istituzione democratica come la magistratura, qui dov'è il bene e dov'è il male?
Mi trovo un pò confusa.

Non si tratta di essere di destra o di sinistra, berlusconiani o anti-berlusconiani qui si tratta della serietà e del rispetto verso i cardini nel nostro sistema costituzionale.
Premesso che sono personalmente convinta che un pluri indagato e in qualche occasione condannato non possa essere un degno rappresentante dei cittadini;  se il Cavaliere stia subendo una particolare attenzione dai pm o se effettivamente tutti i nodi son venuti al pettine,  questo non abbiamo sufficenti elementi per giudicarlo. I giochi di potere son tali e tanti in entrambe le direzioni che è davvero difficile esprimere un parere oggettivo e giuridicamente attendibile.
Rimetto quindi la mia riflessione a ciò che ha mosso i compagni di B. a manifestare.
Possibile che nessuno si è posto il problema che non è BENE che un'istituzione manifesti contro un'altra istituzione, che si gridi al complotto giudiziario in un paese dove la giustizia con tutti i suoi difetti, è indubbiamente garantista per l'imputato.
Possibile che chi ha eletto quei parlamentari sia in questo modo giustificato a pensare che nel propio Paese il sistema giudiziario è marcio e i magistrati sono tutti corrotti?
Quindi se mi scippano la borsa e indagano il ladruncolo x che ha già rubato 100 volte, lui deve sentirsi libero di gridare al complotto se ha la fascia di sindaco o la poltrona in Parlamento? E magari sperare in un trattamento diverso?

Sicuramente anche Giorgio Napolitano come cittadino avrà una sua opinione, ma dal momento che rappresenta la Repubblica, si limita a richiamare ordine e rispetto da entrame le parti.
Questo è bene.
Inveire contro la giustizia e farlo senza uno straccio di responsabile riflessione. Questo è male.
In un momento di crisi profonda del sistema politico ogni rappresentate di questo sistema dovrebbe pensare molto bene alle sue mosse e alle relative conseguenze.

Che facciano tutti un bel ripassino su cosa è giusto e cosa è sbagliato.

venerdì 1 marzo 2013

Il bicchiere mezzo pieno

In questi giorni di caos e perplessità sembra che l'Italia sia un vecchia e stanca Signora.
Lo scenario dopo il voto è talmente più complesso del previsto che il governo Monti sembra quasi una passeggiata. E la vecchia Signora, basita e impotente, non può far altro che aspettare che qualcosa accadrà.

Si è scritto fin troppo su tutto questo e il pensiero di Virgola oggi si pone su una riflessione più leggera.



Ma quando mai ci ricapiterà di stare nello stesso momento senza Governo e senza Papa!?
Segniamo questa data e facciamoci un sorriso.

Vediamo il bicchiere mezzo pieno, tutto questo scompiglio ha un lontano sapore di libertà :-)