venerdì 26 aprile 2013

Ci salvi chi può

Scorrevo distrattamente coloninna destra di Repubblica (che regala grandi risate ogni tanto) e mi imbatto nel seguente articolo:

http://d.repubblica.it/attualita/2013/04/26/news/laura_boldrini_intervista-1629606/?ref=HREC1-2


Leggo con interesse conoscendo poco la nuova Presidente della Camera. Finisco la lettura con un sorriso pensando che la sua è una bella storia e che al di là di Destra o Sinistra sembra una donna onesta e seria. Entrambe qualità ormai scomparse dai politici italiani.

Mi accingo quindi a chiudere la pagina quando mi salta all'occhio l'ultimo commento lasciato dai lettori, lo leggo convinta che avrebbe confermato la mia tesi dell'ottima impressione sull'articolo e sulla persona.
Ecco qui il commento integrale:

"Un consiglio a tutti gli uomini: state lontani dalle comuniste terzomondiste figlie di papà e borghesi col portafoglio a destra. La peggior specie di donna... donne che si preoccupano dei poveri del Bangladesh mentre sfasciano la loro stessa famiglia... divorzi assicurati... anni di vita buttati via. Fra una donna di questo tipo fintamente emancipata ma solamente arrivista ed egoista preferite una vecchia beghina baciapile. Avrete qualcuno che vi rispetta non un mezzo uomo con la gonna. Sono maschilista? Si,voglio una donna con la gonna."



A quel punto il mio sorriso si trasforma in grugno e d'improvviso rimango attonita e rileggo per essere sicura del significato.
Ma ci rendiamo conto?
Non credo di avere parole a sufficienza per descrivere il fortissimo disappunto che questo signore mi ha creato.
Non ho nulla a che fare con la Boldrini e non sono, per ora, una sua fan quindi lungi dall'essere una difesa diretta a lei, ma la mia difesa è diretta a noi donne.
Ma possibile che nel 2013 una donna che ha avuto una bellissima carriera, fra l'altro nel campo umanitario, ha una figlia, è arrivata in Parlamento e sta anche facendo bene i suoi primi passi possa ricevere un commento del genere?
Non solo un commento dichiaratamente maschilista e offensivo ma dal quale trapela un odio generalizzato per donne non  "casa + fornelli" ma inseguitrici di sogni anche al di fuori della famiglia.
Perchè mai l'esigenza di demonizzare con 8 righe di arroganza un modello femminile semplicemente diverso dalla mamma/moglie.
Non esiste un modo giusto o sbagliato di vivere, la mamma casalinga e la donna in carriera son entrambe scelte di vita rispettabili e assolutamente lecite e non sempre l'una esclude l'altra. Mai nessuno si sognerebbe di scrivere: "State lontani dalle madri di famiglia" e invece ci si permette di scrivere "Attenti alle donne arriviste".
Mi vien voglia di rispondere al paladino dei maschi contro femmine: "Caro lettore sono donna, sono emancipata, sono sognatrice e credo nella famiglia tanto quanto credo nella ralizzazione professionale. Sono di sinistra, ho  il portafoglio talmente leggero che poco importa se è destra o a sinitra e vorrei avere a 26 anni le stesse possibilità che ha avuto la signora Boldrini di realizzare i suoi sogni" Ps. Porto la gonna.

1 commento:

  1. Tutto ciò si spiega con una delle basi fondamentali dei rapporti umani: donne e uomini sono fisiologicamente impossibilitati ad amarsi ed a comprendersi, quindi è inutile stupirsi dei reciproci veti incrociati. Se c'è tanta (e legittima) attenzione ai diritti dei gay, è perché sono gli unici che hanno davvero capito come va il mondo!

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