lunedì 27 maggio 2013

Battaglie senza gloria

C'è qualcosa nel fare umano che mi sfugge. Ci son più cose che mi sfuggono in realtà, ma la determinazione in battaglie senza senso è tra le prime. Non riesco proprio a capire come si possa vomitare tanta rabbia nei confronti di un diritto altrui.
Ma andiamo con ordine.
Hollande, come promesso, porta avanti la legge a favore dei matrimoni omosessuali.
La legge passa, ottiene anche approvazione Cassazione e dalla prossima settimana si potranno celebrare matrimoni di coppie dello stesso sesso in tutta la Francia.
La notizia non mi sorprende, la Francia è un paese progressista, sempre in prima linea sulle pari opportunità, paese ben più laico del nostro e sempre ben predisposto al riconoscimento di diritti fondamentali.
E' infondo la terra della rivoluzione, dove si decapitava chi non agiva per l'interesse del popopolo, dove nacque il '68 e dove ancora oggi esiste uno Stato sociale che riconosce enormi tutele a chi ha difficoltà.
 

E invece cosa succede? Da quando in Parlamento si discute la legge "omo", fino alla sua approvazione, è un susseguirsi di manifestazioni e scontri violentissimi.  Un noto filosofo di estrema destra sceglie addirittura il suidicidio nella spettacolare cornice di Notre Dame per spiattellare con il sangue il suo dissenso.
A Parigi sfilano ogni settimana centinaia di sostenitori anti "omomatrimonio". Nella manifestazione di ieri rappresentanti di estrema destra cattolica hanno assalito la polizia trasformando la parata in una guerriglia.
Ma da dove spunta tutta questa violenza per un diritto di altri? Non capisco.
Comprendo e sostengo le battaglie degli omosessuali che richiedono un sacrosanto diritto all'unione ma il manifestare contro non rieco a comprenderlo.
Cosa toglie agli eterosessuali il matrimonio gay? Cosa porta di scandaloso nelle loro vite? Cosa succede di tanto terribile se due uomini o due donne si sposano nella vita delle coppie "normali"?
E non c'entra nemmeno la religione, la Chiesa cattolica continuerà a non accettare i matrimoni gay e quindi a non celebrarli.  Quindi cos'è?
Tanto trambusto per un diritto riconosciuto ad altri non ha giustificazione.
Se riconoscessero il matrimonio ai gay e lo togliessero agli eterosessuali lo potrei comprendere ma qui si tratta di aggiungere, no di sottrarre un diritto.
Il matrimonio civile non è altro che un contratto nel quale due esseri umani si impegnano a costituire un nucleo familiare e questo gli concede alcuni diritti/doveri. Con le dovute differenze nei diversi ordinamenti, il succo non cambia, si tratta di un vincolo contrattuale.
Cari manifestanti francesi e non, cosa mai vi provoca l'estensione di questo diritto a due esseri umani dello stesso sesso?
Che genere di frustrazione brucia dentro di voi tanto da spingervi a manifestare come dei forsennati contro una cosa che non vi riguarda?
Mi ricordate i bianchi troppo legati ai loro privilegi per denunciare l'apartheid o i nobili troppo fieri delle loro posizioni per concedere libertà agli schiavi. Paura di concedere al diverso diritti che lo rendono sempre più simile a te, è forse questo?

La vostra è una battaglia fondata sulla negazione di libetà altrui, non può funzionare.
Deponete le armi e i vostri slogan bigotti, la Francia va avanti e chissà che anche l'Italia la seguirà.

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