venerdì 2 agosto 2013

Uno dentro - Una fuori

Inutile spendere parole o commenti, ormai superflui, su una condanna (se pur simbolica) che arriva dopo anni  di latitanza.
Purtroppo non saranno 12 mesi a fermarlo e nemmeno l'eventuale interdizione dai pubblci uffici.
Certamente si macchia ufficialmente la fedina penale del Cavaliere (ex), certamente per un pò ce ne libereremo ma come espressamente detto da lui non ha intenzione di mollare.
Il suo video autoclebrativo, offensivo, manipolatore, in diretta su tutte le sue reti, dice molto di più di qualsiasi commento.
Serve dignità prima di tutto nella vita. Silvio in quel video non ne mostra neanche un pò.
Che poi la sentenza sia bizarra, il capo d'accusa forse insolito potrebbe essere anche vero ma come si fece con Al Capone, si punta sul fisco per punire tanto altro.
Credo che ad oggi la dignità non debba essere solo di Silvio ma anche dei "suoi", di quelli che vorrebbero far cadere il governo in nome di una giustizia ingiusta come se fossimo nel Medioevo e i giudici non fossero altro che casuali giudicanti senza competenza.
A voi cari seguaci del Pdl la prossima mossa e poi agli elettori quella successiva. Ascoltate e valutate se questo gruppo che si stringe compatto attorno all'ombra di un leader condannato, possa davvero rappresentare i vostri interessi e quelli del Paese.

Ma se in casa si esulta o si piange per questa sentenza dall'altra parte del Mediterraneo una donna esce finalmente dal carcere.
Amina, attivista femen imprigionata a Maggio per aver manifestato contro l'integralismo è finalmente fuori e dovrà affrontare un processo lungo e difficile per giustificare una protesta giusta in un Paese ingiusto con le donne.
Da oggi riabbraccia i suoi cari e si prepara alla lunga battaglia. Buona Fortuna Amina.


Permettetemi di celebrare questa piccola bella notizia e stendere un velo nero sull'altra.


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