giovedì 22 gennaio 2015

California Dreaming

Sono rientrata da un viaggio on the road in quella parte di mondo consacrata nell'immaginario collettivo come un piccolo paradiso, la California.

San Francisco, Golden Gate
La terra del sole, del surf, delle idee rivoluzionarie e del cinema.
Trattandosi di America non mi aspettavo di ritrovare l'elettrizzante atmosfera descritta nei film, anzi.
Non amando la cultura  degli eccessi immaginavo di restare poco impressionata dal way of life californiano, esattamente come mi successe a New York anni fa.
Ed invece, devo ammettere che il mood ha incantato anche me, la prima delle scettiche quando si parla di stelle e strisce.
Il nostro viaggio è stato pieno di chilometri e contraddizioni: dagli eccessi di Las Vegas alla contemporaneità di San Francico, dai motel desolati della Route 66 alle spiagge di Los Angeles. Il mix di bellezze naturali e positività mi ha davvero estasiato.

Non parlo solo di sole, mare e buon vino ma della rilassatezza dell'americano medio che abbiamo incontrato in queste zone, sia che si trattasse di un paesino che di una grande metropoli.

Los Angeles, Venice Beach

Pare si godano la vita a tutti i livelli e son fieri di essere il centro del mondo, i primi nelle innovazioni e nelle libertà.  Nonostante il bel tempo e l'atmosfera caciarona siano tipiche dei paesi caldi e poveri, in California l'assioma bel paese = poca produttività (che come italiani sentiamo molto), scompare.
Quindi la mia polemicità innata su tutto ciò che riguarda i "cafoncelli" americani devo dire che si è polverizzata alla vista di cotanta bellezza naturale e non.
C'è stato spazio per conoscere aspiranti attori in cerca di fortuna a hollywood e piccoli geni della Silicon Valley e in tutti i casi la mia impressione è che laggiù si lavora e si produce ma con tanto occhio al godersi la vita.
Mi è sembrato di trovarmi in un'atmosfera che coincilia la bellezza delle nostre colline toscane alla movida della Puglia con un tocco di romanità nella gentilezza. Insomma una specie di mix molto confortevole di pace e fervore.

Big Sur, Oceano Pacifico
Quindi non mi è stato difficile immaginare come sotto quel bel cielo, contornati da palme e sorrisi possano prendere spazio le idee più rivoluzionarie del pianeta.
Parliamoci chiaro, Jobs e compagnia hanno creato imperi in un ambiente estremamente favorevole, non solo da un punto di vista economico.
E non ci vuole una laurea in sociologia per sapere quanto l'ambiente influenza positivamente corpo e mente. Ecco, lì ho avuto la netta sensazione che questa influenza positiva si tocca con mano, c'è. Non ce la raccontano solo nei film.

Ovviamente non tutto brilla. Le milioni di contraddizioni americane fanno si che accanto ai grattacieli ci siano centinaia di barboni affamati e denigrati. Poi c'è il cibo spazzatura, che mangiano i poveri e che li rende obesi. Ci sono le assicurazioni sanitarie che si vendono l'anima pur di aver un nuovo pollo da spennare e chi più ne ha più ne metta.
Certamente in California la bella vita si fa solo se si seguono le regole del gioco: soldi e carriera.
Non è quindi l'Eldorado, bisogna essere nel meccanismo per godere dei benefici.

Con la riserva di tornarci ed approfondire meglio il modo di vivere di questi biondoni, devo dire che il mio voto è positivo ed invito tutti gli ideatori di qualsiasi cosa a farsi un giro lì. Troverete il vento giusto per alimentare le vostre idee.









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