martedì 24 febbraio 2015

Sondaggio: cosa vuol dire per te Europa?

Mi definisco una grande fan dell'Europa unita, sarà la mia educazione, la mia cultura, il fatto che ho studiato scienze politiche o che son figlia dell'Euro.
Ma credo che l'effetto della crisi economica, della Grecia, degli scompigli in Ucraina stiano minando quel senso di Europa che ci appartiene.
Ecco lo scopo del sondaggio: capire la nostra generazione, sempre troppo poco interpellata, cosa ne pensa.
Compila qui di seguito:




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sabato 21 febbraio 2015

giovedì 19 febbraio 2015

E' un virus e affligge i big: l'evasione fiscale

Gino Paoli è solo l'ultimo di una lunga lista.
La casa genovese del cantautore è stata perquisita per un'inchiesta che lo vedrebbe imputato come evasore di ben 2 milioni di euro.
Indipendentemente dalla verifica della sua colpevolezza, che spetta alla magistratura, la mia riflessione è rivolta all'enorme ammontare di vip/star o presunti tali che vengono colti in fallo sul tema.
Riporto la definizione di evasione fiscale della Treccani: comportamento illegittimo con cui il contribuente mira a contrastare il prelievo tributario. E' contrastata dal legislatore con la previsione di specifiche fattispecie sanzionatorie, tributarie, amministrative e penali, nonché attraverso la predisposizione di una efficace disciplina dei controlli amministrativi.
L'evasione fiscale è un reato, grave e perseguito dalla legge.
I dati drammatici diffusi dal MAE nel Rapporto sulla realizzazione delle strategie di contrasto all’evasione fiscale del 2013, danno un'idea dell'ammontare nel denaro sommerso.
Qui di seguito un esempio riguardante uno dei dati analizzati, l'IVA,  estrapolato dal documento. (http://www.mef.gov.it/documenti-allegati/2014/Rapporto_art6_dl66_13_luglio.pdf)







Le cifre sulla sinistra in milioni di euro ci fanno capire quanto l'ammontare sia esagerato, prendendo in considerazione solo un'aspetto, cioè l'IVA potenziale non versata allo Stato.

Quindi leggendo questi dati alla luce dei fatti di croncaca, che siano artisti, imprenditori o sportivi non c'è distinzione: più hanno e meno vogliono pagare.
Ma perché?
Cos'è che impedisce a questi ricchi di pagare regolarmente le loro tasse. E' vero che milioni di euro sono tanti da versare in tassazione, è vero che l'Italia è il paese delle tante tasse e dei pochi servizi, è vero che pagar le tasse non è mai stato un piacere ma questo non legittima chi ha grandi capitali a sommergerli. Anzi, propio chi dispone di tanta fortuna dovrebbe accusare meno la pressione fiscale.  Cosa ci dovrà fare Gino Paoli con due milioni di euro in più, perché non deve pagare le tasse?
Davvero, mi sfugge.
Sono indignata anche dal piccolo particolare che il cantautore in questione è anche il presidente della SIAE, marchingegno legale di strozzinaggio per aritsti. (per gli interessanti c'è una bella puntata di report su questo tema: Puntata).

Perchè queste persone tanto affermate sono colte da onnipotenza distruttiva, sottraendo risorse preziose per le loro tasche già colme?
Prima di applaudirli nei teatri o negli stadi dovremmo tener presente tutto questo.


Per Alternote Plus, Intervista a L'IO

L'IO si racconta ai microfoni di MGRadio, un artista tutto da scoprire, misterioso e irriverente.
Mi son fatta raccontare la storia del suo bizzarro album BonTon e dei suoi testi ben lontani dal convenzionale. Buon ascolto!


lunedì 16 febbraio 2015

Cos'è la terapia? Di cosa abbiamo bisogno e perché! #UnGiornoDa_Psicologo

#UnGiornoDa torna con una splendida chiacchierata con Francesca Maria Salerno.
Una coraggiosa giovane psicologa che mi ha raccontato il suo modo di vivere questo mestiere.
Francesca, dopo una brutta avventura, ha esploranto mondi diversi per guarire dentro e fuori. La sua storia la rende oggi una terapeuta molto speciale.


lunedì 2 febbraio 2015

L'elezione secondo Matteo

A pochi giorni dall'elezione del nostro nuovo Presidente, sento il dovere di condividere la mia riflessione dedicata a questa bella parentesi della nostra politica.
E' talmente rara l'opportunità di ammirare una mossa positiva in Parlamento, che non posso farmela sfuggire.
Premetto che non so molto di Mattarella, mi son documentata come tutti, ma non credo di poter esprimere un giudizio. Certamente sembra un uomo coerente e semplice, già ottime qualità, ma infondo il suo ruolo c'entrerà poco con il suo passato e molto con il futuro, quindi lo giudicherò in corso d'opera sperando di confermare la mia sensazione positiva. Per ora quel capello bianco e l'occhio gentile mi suscitano fiducia, per il resto si vedrà.

La vera grande storia di questi giorni riguarda il vincitore morale di questa elezione: Renzi. 
Lui che è sempre nella bufera per un motivo o per l'altro, ha dimostrato senza se e senza ma che un caparbio leader può tirar fuori le "cosiddette" e far bene il suo lavoro.
Ha fatto il diavolo a quattro per convincere tutti i suoi (che non hanno mai brillato per unità) e poi si è spostato a far la furia tra gli oppositori.  L'obbiettivo era di eleggere il prima possibile il Presidente per continuare con il lavoro parlamentare, punto. L'Italia è stufa di chiacchiere e guerriglie e questo Renzi lo sa bene.
Quindi da buon furbetto lui ha abbozzato, ha tolto i renziani dalla sua rosa di nomi, ha cercato il consenso in un uomo che potesse metter d'accordo molti ed è andato avanti.

Che dire, un esempio di genuino compromesso che è alla base della sana politica. Non entro nel merito degli interessi e degli accordi, dell'ipotetico patto del Nazareno o di un decadimento del centro destra. Il punto è che la sinistra di pochi anni fa, troppo convinta e troppo caparbia, non avrebbe cominciato l'elezione tendendo un braccio ma con l'ascia di guerra e non sarebbe servito a nulla.
Stavolta si è negoziato prima e si è eletto poi.
Stra condivido l'approccio e mi complimento con ogni singolo parlamentare che ha scelto il compromesso alla polemica (quindi i grillini sono fuori).

Perciò concludo con un bravo a Matteo per la regia dell'operazione, se fossimo agli Oscar oltre a miglior film si sarebbe aggiudicato anche la statuetta di miglior attore protagonista.