sabato 14 marzo 2015

L'Italia Cenerentola D'Europa


Cosa hanno in comune i produttori italiani e la più servizievole dei personaggi Disney? La sfiga.

Ebbene sì, all'ennesimo dato incoraggiante arrivato da Confidustria sull'export italiano* (+3% annuo tra il 2000 e il 2014 rispetto al 3,5% dei tedeschi) ce n’è un altro esasperante. Se da un lato il made in Italy ha fatto un balzo in avanti nonostante la crisi stando al passo con la Germania, dall'altro il costo del lavoro è aumentato annullando parte di questo strepitoso risultato.

Le nostre sorellastre, tornando a Cenerentola, sono le tasse sul lavoro e la scomparsa degli investimenti. L’industria italiana ha dimostrato di sapersi battere sul mercato puntando sulla qualità dei prodotti e sui mercati emergenti; proprio Cenerentola si faceva in quattro per sorelle e topolini ed era vessata per gelosia, noi rimaniamo imprigionati per stupidità ed inettitudine dei nostri politici.

Per una volta che avremmo potuto minimamente gioire facendo una pernacchia ai tedeschi, (perché loro sì, saranno pure rigorosi, ma i nostri prodotti piacciono tanto) non ci siamo potuti togliere neanche questa soddisfazione.

Certo, nella favola c’è la scarpetta di cristallo a salvar la poveretta e noi l’occasione di sfoggiarla l’avremmo pure: il nostro gran ballo a corte è l’Expo. Ma ci manca il principe!

Renzi? Non solo non ci siamo a prestanza fisica ma neanche ad onore. Il premier somiglia più alla matrigna cattiva visto che non fa altro che omettere dall'agenda politica la riduzione del costo del lavoro. Ci resta quindi solo la fatina in cui sperare, che sia di destra o sinistra non importa, purché tolga dalla prigione della torre la nostra splendida Italia.

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